Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di piombo, né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90.

Per non aver vissuto direttamente il
'68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo, però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.

Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le
biglie, a saltare la
corda, a giocare a
lupo, a
un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi
videogiochi, ad essere andati ai parchi
di divertimento o aver visto i
cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a
campana, a
sigaretta, a
zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.

Andavamo a scuola quando il
31 ottobre era la vigilia dei Santi e non
Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stai gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills.
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie,abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon.
Siamo una generazione che ha visto
Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come
Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci.
Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico.
Abbiamo imparato che cos'è il
terrorismo, abbiamo visto cadere il
muro di Berlino, e
Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di
Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq,ecc.); abbiamo gridato NO
NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un
11 di settembre.

Abbiamo imparato a programmare un
videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a
Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di
Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli
Europe e
Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei
gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.

Bevevamo il
Billy e mangiavamo le
Big Babol, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto.
Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore e il Dolce Forno, il microscopio e i pattini a rotelle. E il mitico cubo di rubik?
La generazione che ancora si chiede se
Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il
portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L'ultima generazione degli
spinelli.
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista.
Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti.
Le
altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i
cellulari.
Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli
spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Mangiavamo dolci e bevevamo bibite,
ma non eravamo obesi, al limite uno era grasso e fine.
Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato.
Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.

Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci
gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi,acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani!
E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat scrivendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno dei nostri? Congratulazioni!
Ctrl+C dalla mail di un'amica
Noi che ... siamo ancora qui e certe cose le abbiamo dimenticate e sorridiamo quando ce le ricordiamo.
Noi che ...SIAMO STATI queste cose e gli altri non snno cosa si sono persi.
Direttamente dallo ZOO di 105
NOI... prima parte
NOI... seconda parte
NOI... terza parte